Varie e eventuali,  Vita da geek

Nerd e nostalgia

Quando si è ormai dei veterani nel mondo nerd e otaku ci sono tanti indubbi vantaggi, ma anche qualche svantaggio, soprattutto quando si riflette sul tanto tempo passato e quando iniziano ad esserci scomparse.

Non sono mai stata una fan di Akira Toriyama, ma riconosco la sua importanza nella storia di manga ed anime, e la sua morte mi ha colpito, soprattutto leggere i commenti di fan e colleghi è stato davvero toccante. Non sono solo storielle per ragazzini questi universi che ci affascinano in giovane età per poi non lasciarci più, che ispirano la nostra vita, che ci fanno intraprendere strade, fare incontri, che sono la nostra realtà e che quindi ci portano sia gioie che dolori. Io ho provato qualcosa di simile l’anno scorso, con la dipartita del maestro Matsumoto.

Un po’ di giorni prima se ne era anche andato Alfredo Castelli, ideatore di Martin Mystère, o se preferiamo il BVZM, che io lessi per un periodo negli anni Novanta e che non ho mai dimenticato e ho sentito davvero come se un pezzo di me giovane se ne sia andato. Tra l’altro, ho ancora delle cose di Castelli, tra cui i primi studi su manga ed anime.

In edicola è tornato Japan Magazine, uno dei simboli di noi otaku anni Novanta: sulle sue pagine conobbi tra gli altri Fabiana Pacini, scrittrice di storie slash sui Cavalieri dello zodiaco e cosplayer steampunk, ci eravamo ritrovate sui social e poi ci siamo perse di nuovo di vista e ora, come ha detto qualcuno, anche lei è uno dei fantasmi benevoli di Lucca Comics.
Del resto, ormai si diventa nostalgici con le nostre passioni, sono parti di noi, ci accompagnano, e pian piano il tramonto si avvicina, ma spesso è il momento più bello della giornata, e di conseguenza delle nostre vite da nerd. E va bene così.

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