Vintage e nerd
Questo week-end sarò a San Donà Comics per parlare di Lady Oscar, come a Bolzano un mese fa, mentre a Romics Riccardo Zara e Douglas Meakin verranno insigniti del Premio Luigi Albertelli alla carriera. Ai primi di novembre sarò a Lucca Comics per il raduno su Oscar, in mezzo ci saranno altri eventi sempre all’insegna del vintage, ed ogni mese in tanti ci presentiamo in edicola a comprare Nippon Shock Magazine e Animecult.
Il mondo otaku e nerd è legato strettamente al vintage, forse perché la prima generazione ad aver forgiato il suo immaginario su certi personaggi e storie viaggia oggi sugli anta e oltre, forse perché ci sono caratteristiche della nostra passione molto in tema, tra maratone di revisioni, riletture, ricerca spasmodica di materiale in tema nel mondo reale e virtuale, raduni, ricordi. Per molti di noi otaku e nerd, gli anime della nostra infanzia e adolescenza, insieme a film, romanzi e telefilm erano un’isola felice di vite spesso solitarie (non c’erano le fiere del fumetto come oggi né i social), con problemi come incomprensioni per le nostre passioni in casa e a scuola e magari episodi poco felici tipo bullismo e simili. Poi, andando avanti, le cose sono migliorate, anche se spesso ci sono passi avanti e poi passi indietro, e alla fine rifugiarsi in maniera comunque creativa e attiva in questi universi amati e rassicuranti è sempre bello.
Non si può stare dietro a tutto e comunque le storie e i personaggi che forgiano sono quelli che entrano nelle proprie vite dalla preadolescenza alla giovinezza ed è su quelli che si torna sempre e noi nerd e otaku lo facciamo solo con un po’ più di dedizione, o con una passione che a volte diventa anche altro, lavoro e creatività.
Un video in tema su di me di Simona Sau.