1500 manga!

Con l’ultimo manga che ho comprato, il numero 12 della Perfect Edition di Inuyasha, sono arrivata a 1500 albi manga, il risultato di una collezione che è iniziata oltre trent’anni fa.
Dopo un primo inizio di interesse alcuni anni prima con i giornalini di Candy Candy e il supplemento di Lady Oscar, fu  negli anni Novanta che iniziai ufficialmente la mia vita da otaku, con le pubblicazioni Granata Press, Star Comics, Play Press, Hazard, a cui si aggiunsero poi Panini, Goen, J-POP e altri ancora, fino a Sprea, che mi ha fatto ritornare in edicola dopo anni di fumetteria.
Shojo e shonen, un grande amore per Riyoko Ikeda e Leiji Matsumoto, ma anche per Go Nagai, Rumiko Takahashi, Yumiko Igarashi, le Clamp, Osamu Tezuka.
Alcune serie manga le ho date via, altre poi le ho ricomprate, di quelle che amo di più ho preso tutte o quasi le edizioni uscite in italiano: una passione costruita tra giri in fumetteria e edicola, fiere, qualche acquisto on line, che continua e che caratterizza la mia vita.
Non posso pensare a me stessa senza pensare al mio essere otaku e il mio unico, grande rimpianto e di non essermi buttata sui fumetti come lavoro fin da subito, sto recuperando adesso, con un po’ di fatica. E sono orgogliosa dei miei 1500 manga, a cui presto se ne aggiungeranno altri.